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CLASS ACTION CONTRO MONOPOLI E LOTTOMATICA

IL GIOCO D'AZZARDO, CHE COSITUISCE UN SERVIZIO PUBBLCO, GESTITO DALLO STATO ATTRAVERSO SUOI CONCESSIONARI, DOVREBBE ESSERE CARATTERIZZATO DALLA MASSIMA LEGALITA' E TRASPARENZA


 Il gioco d'azzardo c.d. legale, cosituendo un servizio pubblico, dovrebbe essere caratterizzato da legalità e trasparenza.

In realtà, le cose non stanno proprio così. Prendiamo uno degli aspetti più delicati, perché collegati alla tutela della salute dei giocatori: le informazioni che devono essere fornite per evitare, o quantomeno limitare, il rischio dipendenza.

La legge prescrive, ad esempio, che sui G&V debbano figurare le percentuali di vincita che il giocatore ha in quel determinato gioco, consentendo che le stesse vengano sotituite con un rinvio al sito dei monopoli, esclusivamente nel caso in cui sui biglietti manchi lo spazio per inserirle .

Ebbene con una scelta opinabile, e contraria al disposto legislativo, il concessionario, con il pieno avallo dei monopoli, nonostante la dimensione dei biglietti consenta ampiamente la possibilità di inserire la percentuale di vincita, si limita a rimandare per la consulatazione al sito dei monopoli, su cui peraltro viene indicata in maniera parziale e alcune volte errata.

Questa scelta priva il giocatore di una infomazione che dovrebbe essere diposonibhile al momento in cui si appresta a giocare, per evitare di cadere nella trappola del "vinci adesso, vinci spesso", con grave rischio per la salute.

Abbiamo quindi chiesto ai monopoli e a Lottomatica, notificando loro la diffida preliminare all'avvio della class action, con cui abbiamo chiesto di modificare questo e altri aspetti nella disciplina del gioco, di ristabilire nel settore del gioco d'azzardo principi di legalità e trasparenza.

LE PROBABILITÀ DI VINCITA NEI GIOCHI D'AZZARDO

La legge impone l'obbligo di indicare la percentuale di probabilità di vincita che il giocatore ha nei singoli giochi pubblicizzati. Ma cosa vuol dire esattamente "vincita"?


 La legge 189/2012, relativamente ai giochi d'azzardo, vieta i messaggi pubblicitari nei quali manchi l'indicazione del rischio dipendenza, nonché l'indicazione della possibilità di consultare sul sito istituzionale di AAMS note informative sulle probabilità di vincita.

Prescrive inoltre che la pubblicità dei giochi indichi in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che si ha nel singolo gioco che viene pubblicizzato.

Per comprendere appieno le implicazioni e le applicazioni di tale previsione normativa, però, bisogna chiarire cosa debba intendersi per "vincita", esistendo sul punto una certa, voluta, indeterminatezza.

Tutti i gratta e vinci distribuiscono ciascuno decine di milioni di biglietti e tutti i montepremi prevedono pochssimi premi veri e milioni di premi pari al costo del biglietto.

Nel Win for Lif, un gioco a totalizzatore nazionale, sono stati introdotti da gennaio di quest'anno in tutte e tre le modalità di gioco (viva l'Italia, Cassaforte e Grattacieli) i premi in misura fissa, pari al costo della giocata.

Le slot restituiscono il 75% delle giocate. Ma non viene spiegato come avviene questa restituzione ai giocatori e chiarito che con il "rigioco" queste vincite ritornano immediatamente ai monopoli.

Queste vincite, anche se non sono effettive, perchè non migliorano la situazione economica dei giocatori, entreranno certamente a far parte delle percentuali che saranno indicate nella pubblicità dei giochi.

Anche perché, secondo AAMS in materia di G&V, ad esempio, "pagando € 10,00, il giocatore ottiene come controprestazione, il diritto a partecipare alla lotteria ... E il giocatore vincerà anche se il premio dovesse essere pari ad € 1,00 , poiché tale somma si aggiungerebbe in ogni caso al suo patrimonio".
(causa di appello Asteriti c/AAMS, CLN)

Una teoria singolare. Per comprenderne la scorrettezza, e la conseguente ingannevolezza, basta semplicemente alterare lo schema temporale dell'azione di gioco: in materia di G&V, ad esempio, immaginiamo che la consegna del biglietto sia gratis e che le relative questioni economiche, come il pagamento del biglietto e la consegna della eventuale vincita, vengano regolate dopo il gioco.

Immaginiamo che al giocatore venga consegnato un biglietto da dieci euro che risulta contenere un premio da .. un euro. Il giocatore, quindi, incasserà dal tabaccaio un euro e dovrà pagarne dieci. Riesce difficile sostenere che quel giocatore abbia vinto un euro e non che ne abbia persi nove.

E' l'ennesimo sepolcro imbiancato che ci propone il gioco d'azzardo.

Per confondere i giocatori e spingerli a giocare, verranno indicate percentuali di vincita altissime, perché saranno considerati come premi anche quelli che li lasceranno poveri come prima o di più. Tutti i giocatori, però, partecipando ai giochi potranno vincere ... una dipendenza.


Mi auguro che questo allarme venga raccolto, per chiarire subito la questione ed evitare che la stessa debba riproporsi sucessivamente, a causa dell'aumento dei malati di GAP.

A presto.

Postato il 28/11/2012 12:17 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gratta e vinci - slot machine - Win for Life - percentuale di vincita - legge 189/2012

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  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

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