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Archivio: i post dell'anno in corso [post 2017]

REPORT G&V 2018.

VINCI UN MILIONE DI PREMI E RESTI POVERO


 Dal 2 gennaio all'8 giugno 2018, i monopoli hanno indetto 6 nuove lotterie istantanee, in media una ogni mese, che si sono andate ad aggiungere alle 43 già attive, per un totale di 49 gratta & vinci sul mercato.

Distribuiti, come primo lotto, 235.440.000 biglietti, al prezzo medio di 5 euro, con una raccolta pari a € 1.082.160.000 (unmiliardo82milioni160.000).

La massa premi vale € 777.713.740 (777milioni713mila740), pari ad un pay out del 71,86%. I monopoli sulla raccolta trattengono il 28,13%, pari a € 304.446.260 (304milioni446mila260).

I biglietti vincenti sono 64.006.948, pari al 27% del totale dei biglietti distribuiti. In pratica, un biglietto vincente ogni 3,67. Leggendo il dato specularmente, il 73% dei biglietti è perdente, quasi tre su quattro.

A conferma che la dipendenza costituisce un formidabile strumento di business, esaminiamo la stratificazione della massa premi, il modo, cioè, in cui vengono distribuiti i premi in palio.

Su 64 milioni di biglietti vincenti, più della metà (50,8%), 32,5 milioni, contiene un premio pari al prezzo del biglietto di gioco. Una volta su due, insomma, il giocatore che si aggiudica il premio non vince niente, tranne l'incitamento a rigiocare, meccanismo utilizzato nonostante le gravi conseguenze che può comportare.

Inoltre, sul totale dei biglietti vincenti, il 26,4%, 16,9 milioni, contiene premi di importo immediatamente superiore al prezzo del biglietto: 10 euro nelle lotterie da 5, premi da 5 euro nelle lotterie da 2 e 3 euro, 25 euro in quella da 10 euro.

Questo sistema premiale appare rigorosamente determinato, per assicurare il massimo guadagno ai monopoli, inducendo al rigioco, cioè la reimmissione immediata nel circuito del premio conseguito, attraverso l'acquisto di un nuovo biglietto, su cui i monopoli trattengono la loro percentuale, in media più del 28%.

Il 99,98% dei biglietti vincenti totali contiene premi di fascia bassa, di vari importi, fino a 500 euro, e il loro valore è inversamente proporzionale al loro numero. Nell'ultimo g&v, "Mini Doppia Sfida, da 2 euro, ad esempio, i biglietti con premi pari al biglietto sono il 58,45% del totale, i biglietti vincenti 3 euro, il 24,97%, mentre i premi da 500 euro solo lo 0,001%. Per i curiosi, i 4 premi massimi, da 100 mila euro, rappresentano lo 0,00004% del totale. Un biglietto vincente ogni 9.600.000 tagliandi.

Postato il 16/06/2018 08:00 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: lotterie istantanee - gratta e vinci - premi gap

VIETARE IL GIOCO D'AZZARDO

L'IPOTESI DI VIETARE IL GIOCO D'AZZARDO RAPPRESENTA UNA "PROVOCAZIONE" O UNA SCELTA PRATICABILE E PERSINO DOVEROSA? LA QUESTIONE DOVREBBE FAR PARTE DELL'AGENDA DEL NUOVO GOVERNO


 Una delle premesse di ogni ragionamento sul gioco d'azzardo legale è che oggi un divieto totale dello stesso sia da ritenere impossibile, soprattutto per gli interessi economici dello Stato e di settore coinvolti, oltre che per le conseguenze che tale scelta comporterebbe.

Con una sensatezza sospetta, da parte di alcuni vengono messi in evidenza, innanzitutto, gli interessi dello Stato, che attraverso il prelievo erariale sul settore incamera cifre considerevoli, oltre 10 miliardi nel 2016 e della "filiera".

Il dato economico comporta un grossolano errore di prospettiva. La domanda è: siamo disposti a sacrificare gli interessi economici e sociali delle persone e la salute pubblica, in nome dell'utilità economica per alcuni? Si deve accettare che in nome di una pretesa tutela dell'occupazione di pochi si rovini la vita di milioni di persone?

Si può promuovere una attività, che costituisce un servizio pubblico, che per essere esercitata deve essere accompagnata da avvertimenti obbligatori sui rischi per la salute che comporta, che per essere praticata occorrerà utilizzare la tessera sanitaria, una attività vietata ai minori, nella quale gli addetti debbono svolgere opportuni corsi di formazione per prevenire il danno da gioco patologico.

Corollario inevitabile e ulteriore puntello della tesi della intangibilità del gioco d'azzardo per motivi economici è che qualsiasi arretramento, anche parziale, del gioco d'azzardo legale comporterebbe un avanzamento, una crescita del gioco d'azzardo illegale.

In realtà, la questione sta in termini opposti, come recentemente ribadito ancora una volta dalla Commissione nazionale antimafia, secondo cui gioco d'azzardo legale e illegale sono strettamente connessi e legati da un rapporto totalmente simbiotico: dove c'è l'azzardo legale, lì prospera l'azzardo illegale.

Invece di trincerarsi dietro l'alibi del "se non lo faccio io, ci pensa qualcun'altro", occorre chiederci, senza ipocrisia, se il motivo di certe scelte risponda a reali criteri di utilità generale. Prestare maggiore attenzione, insomma, all'"ecologia dell'azione", per evitare che quelle scelte possano avere effetti disastrosi.

Senza considerare, infine, che il divieto di gioco d'azzardo libererebbe risorse ingenti che alimenterebbero un ciclo economico virtuoso, sostenendo il consumo e il risparmio delle famiglie, distribuendo, in definitiva, una maggiore ricchezza per tutti.

Postato il 04/06/2018 11:41 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: GIOCO D'AZZARDO - DIPENDENZA

PASSIONE GRATTA & VINCI

RECENTI STUDI CONFERMANO CHE I GRATTA & VINCI SONO IL GIOCO D'AZZARDO PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI


 Secondo i risultati di un recente studio realizzato dal CNR, il gioco d'azzardo più praticato risulta il gratta & vinci, come confermato anche da una ricerca sugli stili di vita dei giovani condotta a Pavia e che ha riguardato anche il gioco d'azzardo.

Questo successo si spiega con le caratteristiche intrinseche ed estrinseche dei gratta & vinci. Iniziando dall'entità dell'offerta, ricordiamo che ce ne sono 47 attivi, per tutte le tasche, con il prezzo del biglietto che va da 1 a 20 euro. I tagliandi vengono distribuiti capillarmente e per acquistarli basta recarsi al bar, dal tabaccaio, dal giornalaio.

Hanno un aspetto bonario e rassicurante, tanto da non essere percepiti neppure come un gioco d'azzardo, come risulta da una interessante indagine elaborata dall'Istituto Superiore di Sanità, secondo la quale più della metà dei giocatori non ritiene il gratta & vinci un gioco d'azzardo.

Spesso vengono regalati dagli stessi genitori, ignari di proporre così ai propri figli un pericolosissimo modello imitativo, dalla ricerca di Pavia risulta, infatti, che "il 59% degli intervistati abbia utilizzato per la prima volta un Gratta e Vinci in compagnia dei propri genitori."

La meccanica di gioco, le omissioni e gli inganni comunicativi concorrono a renderli una delle espressioni di gioco d'azzardo maggiormente pericolose. La metà dei premi assegnati vale il prezzo del biglietto, così da alimentare con questo sistema la pratica del rigioco, porta aperta verso la dipendenza.

Le mini vincite e le quasi vincite, che danno l'illusione di aver sfiorato la vincita, di esserci andati vicini, rappresentano un altro meccanismo pericoloso e ingannevole che induce a giocare e rigiocare.

Le informazioni a tutela della salute, obbligatorie per legge, come il divieto di gioco d'azzardo ai minori e il rischio dipendenza dalla sua pratica sono "strategicamente" piazzati sul retro, lontano dall'area di gioco, scritti con caratteri minuscoli, senza nessuna enfasi grafica.

La probabilità di vincita, la cui indicazione è pure obbligatoria, viene fornita in maniera ingannevole, con un sistema in grado di creare effetti distorsivi sulla comprensione della sua reale frequenza.


Postato il 29/05/2018 09:22 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - dipendenza

QUANTO HANNO GIOCATO D'AZZARDO GLI ITALIANI NEL 2017

GLI ITALIANI NEL 2017 HANNO GIOCATO D'AZZARDO IN MEDIA 6.000 EURO


 Nonostante i monopoli abbiano fatto sparire dalla loro comunicazione il dato della raccolta, cioè l'insieme delle giocate effettuiate, stime recenti quantificano in oltre 102 miliardi la raccolta del settore dei giochi nel 2017.

La previsione è stata avanzata dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio, un organismo indipendente costituito nel 2014 con il compito di svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo.

L'Ufficio mette in evidenza che "Tra il 2000 e il 2016, la raccolta complessiva da giochi, indice dell'ampiezza del mercato, è aumentata di cinque volte, passando in termini reali da 20 a circa 96 miliardi di euro.

Questo dato, assolutamente degno di fede, stante l'autorevolezza dell'organo da cui promana, deve essere incrociato con il numero dei giocatori che, con le loro puntate, lo hanno determinato.

Secondo una ricerca del CNR, i cui risultati sono stati resi noti solo pochi giorni fa, nel 2017, coloro che hanno giocato d'azzardo almeno una volta sono stati circa 17 milioni.

Incrociando queste due grandezze, si scopre che ogni giocatore ha speso in giochi d'azzardo in media 6.000 euro all'anno, 500 euro al mese.

La cifra, di per sé eclatante, rappresenta un dato medio che non esiste, il che vuol dire che per ogni giocatore che ha giocato meno della cifra media, uno o più giocatori hanno puntato somme più elevate.

Non è importante determinare quale sia la c.d. "spesa effettiva", cioè la differenza tra quanto giocato e quanto vinto, in media dai giocatori, ma concentrare l'attenzione esclusivamente sulla somma giocata, determinandola correttamente, dividendo cioè la raccolta per il numero dei giocatori che l'hanno determinata, non per gli italiani tutti, neonati compresi.

Il dato drammatico, che lancia un gravissimo allarme socio-sanitario, è che i n media ogni giocatore abbia giocato d'azzardo 6.000 euro a testa in un anno. E' questo il dato su cui riflettere e che dovrebbe determinare le scelte politiche in materia di azzardo legale.

Postato il 09/05/2018 14:55 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - monopoli - raccolta - Gap

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  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

  • "RIGIOCO E DIPENDENZA"
    13/05/2019 09:17

    ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA

  • ""GIOCA IL GIUSTO""
    03/05/2019 10:45

    QUESTO È L'INVITO IPOCRITA RIVOLTO AI GIOCATORI CHE COMPARE SULE SCHEDINE DI SISAL

  • "EFFETTO CASSANDRA"
    24/04/2019 10:13

    LE DENUNCE CONTRO I PERICOLI DEL GIOCO D'AZZARDO SONO NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE, MA RIMANGONO INASCOLTATE, ANCHE SE FONDATE

  • "LA PROBABILITÀ DI VINCITA"
    18/04/2019 15:50

    L'OBBLIGO DI INDICARLA È PREVISTO DA DIVERSE DISPOSIZIONI, MA I MONOPOLI LA FORNISCONO IN MANIERA STRUMENTALE E INGANNEVOLE

  • "AVVERTENZE RISCHI DGA SUI TAGLIANDI G&V"
    04/04/2019 16:41

    IL REGIME TRANSITORIO TERMINA IL 12 AGOSTO 2019

  • "AZZARDO DALLA "A" ALLA "Z""
    02/04/2019 10:11

    BREVE GLOSSARIO IN MATERIA DI GIOCO D'AZZARDO

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