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ANCORA SULL'AVVERTIMENTO DEL RISCHIO DI DIPENDENZA DA GIOCO

Qualcuno penserà che con i problemi gavissimi che causa il gioco d'azzardo occuparsi di aggettivi sia una cosa frivola. Non siamo d'accordo, come dice Moretti "le parole sono importanti", soprattutto se è la legge che le impone.


 Vorrei puntualizzare un paio di cose relativamente all'obbligo della publlicità di avvertire le persone, in modo chiaro e corretto, che giocando d'azzardo rischiano di ammalarsi.

Avvertire che "mangiare carne e bere vino può far male alla salute " è diverso dal dire che "mangiare troppa carne e bere troppo vino può far male alla salute ".

Sono due ammonimenti diversi, che hanno un valore e un significato completamente differenti.

Nel primo caso, il messaggio indica, in maniera immediata e evidente, che il pericolo per la salute è collegato al semplice consumo di carne e di vino. Nel secondo, invece, l'avvertimento collega il pericolo ad un eccesso. Posso mangiare carne e bere vino senza preoccuparmi, corro dei rischi solo se ne mangio e ne bevo troppo.

Questo "troppo", poi, rimane un concetto vago, a cui ognuno deve dare senso e significato, mentre l'avvertimento dovrebbe riguardare tutti immediatamente, senza necessità di interpretazioni personali.

Aggiungendo un aggettivo ad una parola, spesso se ne stravolge il senso.

Ma c'è un'altra considerazione da fare, ancora più importante.

E' la legge ad imporre che l'avvertimento sul rischio di dipendenza sia collegato al gioco e non al "troppo" gioco

.

Nella circolare del 20 dicembre 2012, la stessa aams, precisando che il messaggio di avvertimento deve essere sintetico e chiaro, lo esemplfica così:"il gioco può causare dipendenza patologica ".

La legge sul gioco recentemente introdotta è insufficiente e va migliorata, ma segnalarne e denunciarne la mancata osservanza rappresenta una efficace azione di contrasto al gioco d'azzardo, contribuendo ad affermare un principio di legalità in un settore che ne ha grande bisogno, essendo in grado di causare gravi conseguenze sanitarie e sociali.

A presto.


Postato il 28/01/2013 11:12 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: pubblicità gioco d'azzardo - rischio dipendenza - GAP - ludopatia - legge 189/2012

AVVERTIMENTO SUL RISCHIO DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

La legge impone che nella pubblicità dei giochi con vincite in denaro siano presenti "formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica del gioco". Ma quest'obbligo viene rispettato?


 Dal primo gennaio 2013, la legge (n. 189/2012) vieta la pubblicità dei giochi con vincite in denaro nella quale manchino "formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica del gioco".

La pubblicità, per essere lecita, deve avvertire le persone, in modo chiaro, che giocando rischiano di ammalarsi, come per il tabacco ("il fumo provoca il cancro").

Sembrerebbe facile rispettare questa prescrizione, basterebbe utilizzare una formula del tipo: attenzione, se giochi rischi di ammalarti.

Lottomatica tuttavia ha preferito "personalizzare" il proprio messaggio pubblcitario. Se vi è capitato di vedere in televisione la pubblicità del gioco "10 e lotto" (quella con Claudio Bisio) avrete notato che alla fine dello spot compare la frase:

GIOCARE TROPPO PUO' CAUSARE DIPENDENZA PATOLOGICA


Il concessionario ha inserito nel proprio messaggio pubblicitario un semplice aggettivo, apparentemente innocuo: "troppo". "Giocare troppo può causare dipendenza patologica".

L'aggettivo, però, rende il messaggio ingannevole, attribuendo alla pubblicità un significato completamente diverso, opposto a quello che la legge richiede.

L'avvertimento "chi gioca può ammalarsi" viene sostituito da "chi gioca troppo può ammalarsi". Posto in questi termini, il messaggio significa: se non giochi troppo non devi preoccupartri, non ti puoi ammalare, solo chi gioca troppo corre dei rischi, quindi puoi abbassare la guardia .

Nella pubblcità del "dieci e lotto", il rischio della dipendenza non è più collegato, come vuole la legge, alla pratica del gioco, ma ad una sua modalità, tra l'altro di difficile definizione: giocare troppo . Ma, quando si gioca troppo? E chi decide quando è troppo?

L'ingannevolezza a noi sembra evidente, anche perché giocare troppo è già una manifestazione di gioco patologico: chi gioca troppo è già ammalato .

Per questo motivo abbiamo denunciato la pubblicità del gioco "dieci e lotto" all'AGCM e segnalato il messaggio ai Monopoli per l'eventuale applicazione di una sanzione ammnistrativa a carico del gestore.

La denuncia e la segnalazione sono allegati a questo post, nel caso che qualcuno voglia sostenere l'iniziativa. Basta ricopiare le denunce, completarle con il proprio nome, indirizzo, data e firma e spedirle con raccomandata a AGCM e AAMS.

Continuate a seguirci.

Allegati:


LE PROBABILITÀ DI VINCITA NEI GIOCHI D'AZZARDO

La legge impone l'obbligo di indicare la percentuale di probabilità di vincita che il giocatore ha nei singoli giochi pubblicizzati. Ma cosa vuol dire esattamente "vincita"?


 La legge 189/2012, relativamente ai giochi d'azzardo, vieta i messaggi pubblicitari nei quali manchi l'indicazione del rischio dipendenza, nonché l'indicazione della possibilità di consultare sul sito istituzionale di AAMS note informative sulle probabilità di vincita.

Prescrive inoltre che la pubblicità dei giochi indichi in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che si ha nel singolo gioco che viene pubblicizzato.

Per comprendere appieno le implicazioni e le applicazioni di tale previsione normativa, però, bisogna chiarire cosa debba intendersi per "vincita", esistendo sul punto una certa, voluta, indeterminatezza.

Tutti i gratta e vinci distribuiscono ciascuno decine di milioni di biglietti e tutti i montepremi prevedono pochssimi premi veri e milioni di premi pari al costo del biglietto.

Nel Win for Lif, un gioco a totalizzatore nazionale, sono stati introdotti da gennaio di quest'anno in tutte e tre le modalità di gioco (viva l'Italia, Cassaforte e Grattacieli) i premi in misura fissa, pari al costo della giocata.

Le slot restituiscono il 75% delle giocate. Ma non viene spiegato come avviene questa restituzione ai giocatori e chiarito che con il "rigioco" queste vincite ritornano immediatamente ai monopoli.

Queste vincite, anche se non sono effettive, perchè non migliorano la situazione economica dei giocatori, entreranno certamente a far parte delle percentuali che saranno indicate nella pubblicità dei giochi.

Anche perché, secondo AAMS in materia di G&V, ad esempio, "pagando € 10,00, il giocatore ottiene come controprestazione, il diritto a partecipare alla lotteria ... E il giocatore vincerà anche se il premio dovesse essere pari ad € 1,00 , poiché tale somma si aggiungerebbe in ogni caso al suo patrimonio".
(causa di appello Asteriti c/AAMS, CLN)

Una teoria singolare. Per comprenderne la scorrettezza, e la conseguente ingannevolezza, basta semplicemente alterare lo schema temporale dell'azione di gioco: in materia di G&V, ad esempio, immaginiamo che la consegna del biglietto sia gratis e che le relative questioni economiche, come il pagamento del biglietto e la consegna della eventuale vincita, vengano regolate dopo il gioco.

Immaginiamo che al giocatore venga consegnato un biglietto da dieci euro che risulta contenere un premio da .. un euro. Il giocatore, quindi, incasserà dal tabaccaio un euro e dovrà pagarne dieci. Riesce difficile sostenere che quel giocatore abbia vinto un euro e non che ne abbia persi nove.

E' l'ennesimo sepolcro imbiancato che ci propone il gioco d'azzardo.

Per confondere i giocatori e spingerli a giocare, verranno indicate percentuali di vincita altissime, perché saranno considerati come premi anche quelli che li lasceranno poveri come prima o di più. Tutti i giocatori, però, partecipando ai giochi potranno vincere ... una dipendenza.


Mi auguro che questo allarme venga raccolto, per chiarire subito la questione ed evitare che la stessa debba riproporsi sucessivamente, a causa dell'aumento dei malati di GAP.

A presto.

Postato il 28/11/2012 12:17 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gratta e vinci - slot machine - Win for Life - percentuale di vincita - legge 189/2012

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  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

  • "RIGIOCO E DIPENDENZA"
    13/05/2019 09:17

    ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA

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