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LA PROBABILITÀ DI VINCITA

L'OBBLIGO DI INDICARLA È PREVISTO DA DIVERSE DISPOSIZIONI, MA I MONOPOLI LA FORNISCONO IN MANIERA STRUMENTALE E INGANNEVOLE


 Secondo il comma 4 bis dell'articolo 7 del decreto lege Balduzzi, convertito, con modificazioni, dalla legge 189/2012, "la pubblicità dei giochi che prevedono vincite in danaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato".
Il successivo comma 5 dello stesso articolo prescrive che "formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, nonché le relative probabilità di vincita devono altresì figurare sulle schedine ovvero sui tagliandi di tali giochi".
Prescrizioni chiare, dirette a tutelare la salute dei giocatori, obbligando concessionari e monopoli a indicare le reali probabilità di vincita, al fine di evitare facili illusioni da parte dei giocatori e la conseguente pratica eccessiva del gioco d'azzardo.
Per quanto riguarda l'indicazione della probabilità di vincita nella pubblicità, tuttavia, la norma è rimasta completamente inosservata, così come relativamente a tagliandi e schedine di alcuni giochi (10elotto, lotto, million day), mentre per i gratta e vinci ha avuto una effettività, un grado di osservanza, molto scarsa.
Dopo qualche anno di totale omissione, infatti, solo da settembre 2015 (l'obbligo era in vigore dal primo gennao2013) sul retro dei tagliandi delle lotterie istantanee veniva indicata la probabilità d vincita, ma in un modo così ingannevole da far quasi rimpiangere l'omissione precedente.
I monopoli, infatti, indicano la probabilità di vincita non con riferimento a ogni tipologia di premio, come sarebbe logico e doveroso, ma "per fascia di premio", cioè accorpando in maniera strumentale i premi di fascia bassa, fino a 500 euro, media, fino a 10.000 euro e alta, oltre i diecimila.
Il numero risultante dalla somma dei premi di diverso importo ricompresi nella fascia, ovviamente molto più alto di quello relativo ai singoli premi, viene utilizzato come divisore del numero di biglietti distribuiti, così da ottenere un quoziente moto basso, utilizzato per indicare la probabilità di vincita (della fascia) e farla apparire molto favorevole.
Con il risultato, ad esempio, che sui biglietti di "2019", uno dei 42 g&v attivi, ma funziona per tutti così, la probabilità di vincita di un premio fino a 500 euro viene indicata in un biglietto "ogni 8,69", mentre la probabilità di vincere un premio da 500 euro è in realtà di un biglietto ogni ... 134.400, come indicato sul sito.
Anche il decreto legge Dignità si è occupato della probabilità di vincita, prescrivendo che "Per le lotterie istantanee indette dal 1° gennaio 2019 o ristampate da tale data, i premi eguali o inferiori al costo della giocata non sono compresi nelle indicazioni sulla probabilità' di vincita".
La disposizione, opportuna – visto che "i premi eguali o inferiori al costo della giocata" non sono premi - raggiunge nei fatti risultati modesti, visto che i monopoli continuano ad indicare la probabilità di vincita con il sistema "per fascia di premio".
Restando al g&v "2019", ad esempio, se si escludono i (falsi) premi pari al costo della giocata, la probabilità di vincita di un premio fino a 500 euro è un biglietto ogni 8,69, mentre conteggiandoli diventa di un biglietto ogni 3,50.
Insomma, considerata la scarsa incidenza della disposizione, che non tocca il meccanismo ingannevole utilizzato, i monopoli si sono affrettati ad applicarla già alle lotterie istantanee indette anche prima del termine indicato dalla norma per l'operatività dell'obbligo, il primo gennaio 2019.

Postato il 18/04/2019 15:50 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: Gioco d'azzardo - probabilità di vincita

AZZARDO DALLA "A" ALLA "Z"

BREVE GLOSSARIO IN MATERIA DI GIOCO D'AZZARDO


 AZZARDO
Attività fatta spendendo dei soldi con l'illusione di vincerne molti di più, pericolosa per la salute, che nel lessico dei monopoli che la gestiscono viene ipocritamente definita "giochi con vincite in denaro".
COMUNICAZIONE
Attività di supporto e sostegno al gioco d'azzardo svolta dai monopoli e da altri soggetti interessati, caratterizzata da omissioni e ingannevolezza (vedi voci successive).
DIVIETO DI GIOCO AI MINORI
Avvertenza obbligatoria per legge, comunicata poco, male e malvolentieri dai monopoli, per non rinunciare al target dei minori che giocano d'azzardo ed ignorano il divieto. Pecunia non olet.
GRATTA & VINCI
Nome suggestivo e rassicurante per indicare le lotterie nazionali a estrazione istantanea. Ce ne sono 42 e rappresentano una delle espressioni più insidiose dell'intera offerta dei giochi d'azzardo. Non rito di passaggio verso forme più hard di dipendenza, ma dotate di una piena, autonoma capacità lesiva, dissimulata sotto la loro apparente innocuità.
LUDOPATIA
Insulso neologismo utilizzato, in maniera interessata, per nascondere il gioco d'azzardo patologico – GAP, una grave dipendenza patologica collegata alla pratica del gioco d'azzardo.
PROBABILITÀ DI VINCITA
La legge impone di indicarla nella pubblicità dei giochi d'azzardo, oltre che sui tagliandi delle lotterie istantanee e sulle slot-machine Dopo una lunga omissione, i monopoli, sicuri della propria impunità, si limitano a indicare sui tagliandi la probabilità di vincita con il sistema "per fascia di premio", con effetti totalmente ingannevoli e manipolatori.
RACCOLTA
Nel 2018, l'insieme delle giocate ha raggiunto i 107,3 miliardi di euro, lanciando un allarme in merito alla diffusione della dipendenza, Per questo motivo, il dato è inviso ai monopoli e ai suoi ascari, che nella comunicazione lo hanno sostituito con la "spesa", pari alle giocate meno le vincite (sic!)
VINCITE
Il premio che cambia la vita è un miraggio. In tutti i giochi d'azzardo, il montepremi, quasi per intero, viene distribuito attraverso premi bagatellari, moltissime volte di importo pari al costo della giocata, in modo da indure i giocatori a continuare a giocare, con evidente rischio dipendenza. Ma il PREU si calcola sulle giocate.

Postato il 02/04/2019 10:11 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - probabilità di vincita - dipendenza

L'INVASIONE DEGLI "ULTRACORPI"

QUANTE SONO LE LOTTERIE ISTANTANEE ATTIVE OGGI, QUANTI BIGLIETTI DISTRIBUISCONO E QUALE PROBABILITÀ DI VINCITA ASSICURANO?


 Hanno l'aspetto colorato e "amichevole", innocuo, tanto da sembrare adatti anche ai bambini, una grafica ammiccante e nomi suggestivi e benauguranti, si trovano praticamente ovunque e costano da 1 a 20 euro ciascuno.
Parliamo, naturalmente dei tagliandi delle lotterie nazionali a estrazione istantanea, i gratta e vinci, una delle espressioni più insidiose e pericolose per la salute dei giocatori tra i giochi d'azzardo offerti dai monopoli.
Godono di una incomprensibile tolleranza, tant'è che nonostante tutti gli studi sul tema li indichino come il gioco d'azzardo "più amato dagli italiani", preferito soprattutto dai ragazzi e dalle donne, non si parla mai di ridurre il loro numero e per il Governo sono "invisibili".
Eppure non sono pochi. Ci sono oggi 52 gratta & vinci attivi che hanno distribuito, solo come primo lotto, più di due miliardi di biglietti, quantità continuamente reintegrata con continue nuove emissioni, di cui i monopoli non forniscono notizia, ma certe visto che questa è la quantità venduta ogni anno.
La sottovalutazione della loro pericolosità è ancora più incomprensibile, considerato che possiedono tutte le caratteristiche che rendono il gioco d'azzardo pericoloso per la salute: l'offerta ampia e variegata, la facile disponibilità e accessibilità, la facilità di gioco, spesso strumentalmente contrabbandata come facilità di vincita, la velocità e la conseguente frequenza di consumo.
La probabilità di vincita, di vincita di un premio vero, di fascia alta, superiore cioè ai 10.000 euro sono infinitesimali, praticamente pari a zero, poche centinaia di premi su 2 miliardi di biglietti, lo 0,00002%.
Inoltre cosa ancora più grave, in tutti i g&v, un premio su due restituisce il prezzo pagato per l'acquisto del tagliando, mentre 9 premi su dieci valgono una somma molto modesta, da utilizzare immediatamente per il rigioco, alimentando così il pericolo e la spirale della dipendenza.
Nonostante queste caratteristiche, che li rendono uno dei giochi d'azzardo più insidiosi e pericolosi tra quelli presenti sul mercato, i gratta e vinci vengono trattati con una incomprensibile indulgenza, presentati come un gioco d'azzardo a pericolosità attenuata, quasi neppure un vero e proprio gioco d'azzardo, considerato adatto anche ai bambini, a cui regalarli per il loro compleanno.
Tuttavia, i gratta e vinci non costituiscono un rito di passaggio verso forme di gioco, e dipendenza, più "dure" e pericolose, ma sono dotati di una elevata autonoma capacità lesiva, di una propria nocività, a danno dei giocatori.

Postato il 27/02/2018 09:32 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - probabilità di vincita - dipedenza - Gap

L'ILLEGALITÀ DEL GIOCO D'AZZARDO "LEGALE"

I GIOCHI D'AZZARDO OFFERTI DAI MONOPOLI SONO DAVVERO LEGALI, CIOÈ RISPETTOSI DELLA LEGGE CHE LI DISCIPLINANO?


 Quando si parla di illegalità, si pensa, di solito a fenomeni macroscopici: le organizzazioni criminali, il narcotraffico e così via. Ma esiste anche una illegalità di minore evidenza, più diffusa, e altrettanto perniciosa.

Secondo il dizionario, il termine "legale" ha il significato di "conforme alla legge" e "legalità" indica la condizione di ciò che è conforme alla legge, il rispetto, l'osservanza della legge.

In materia di giochi pubblici con vincite in denaro, come viene ipocritamente definito l'azzardo di Stato, la legge che detta precise prescrizioni è senza dubbio il c.d. decreto Balduzzi, il decreto legge 158/2012, convertito nella legge 189/2012.

Il comma 5 dell'articolo 7 prescrive, dal primo gennaio 2013, che "Formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, nonché le relative probabilità di vincita devono altresì figurare sulle schedine ovvero sui tagliandi di tali giochi.

Insomma, la norma impone l'obbligo di comunicare al giocatore, al momento della giocata, l'indicazione della probabilità di vincita, dando al gestore la possibilità ometterla e rimandare al sito per la consultazione, esclusivamente nel caso che i dati da inserire, per la loro entità, non possano essere contenuti nelle dimensioni delle schedine o dei tagliandi.

Osservando una schedina del 10 e lotto, uno dei giochi d'azzardo più pericolosi, con le sue estrazioni ogni 5 minuti, e in particolare il retro, si scopre che la probabilità di vincita non è indicata, ma compare solo, così come sulla ricevuta di gioco, la dicitura "Informati sulle probabilità di vincita e sul regolamento di gioco sui siti ...".

Occorre tuttavia sottolineare che le dimensioni della schedina consentono di inserire direttamente su di essa la probabilità di vincita, osservando in tal modo l'obbligo legale. Mentre sul retro compare una tabella con la struttura premi che occupa due terzi dello spazio disponibile, manca l'indicazione obbligatoria.

La tabella indica minuziosamente l'entità del premio che può essere vinto, con una giocata da un euro, a seconda dei numeri indovinati, ma non viene indicata quale sia la probabilità di vincerli.

Il gestore preferisce non indicarla, né sulla schedina, né sulle ricevute di gioco, in totale spregio della norma, usurpando, con il rimando al sito, una facoltà prevista per una situazione affatto diversa, la mancanza di spazio sulle schedine, che in questo caso non ricorre, utilizzata solo per eludere la norma.

Peraltro, l'indicazione relativa all'entità dei premi appare inutile, anzi dannosa, perché focalizza l'attenzione del giocatore sui premi conseguibili, invece che sulle probabilità di vincerli, come prescrive la legge.

Sotto questo aspetto, il gioco del 10 e lotto formalmente appare come un gioco "legale", perché offerto dai monopoli, ma sostanzialmente come un gioco illegale, in quanto non osserva una precisa norma di legge, peraltro dettata a tutela della salute dei giocatori.

Postato il 09/02/2018 10:32 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - 10 e lotto - probabilità di vincita - decreto Balduzzi

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  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

  • "RIGIOCO E DIPENDENZA"
    13/05/2019 09:17

    ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA

  • ""GIOCA IL GIUSTO""
    03/05/2019 10:45

    QUESTO È L'INVITO IPOCRITA RIVOLTO AI GIOCATORI CHE COMPARE SULE SCHEDINE DI SISAL

  • "EFFETTO CASSANDRA"
    24/04/2019 10:13

    LE DENUNCE CONTRO I PERICOLI DEL GIOCO D'AZZARDO SONO NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE, MA RIMANGONO INASCOLTATE, ANCHE SE FONDATE

  • "LA PROBABILITÀ DI VINCITA"
    18/04/2019 15:50

    L'OBBLIGO DI INDICARLA È PREVISTO DA DIVERSE DISPOSIZIONI, MA I MONOPOLI LA FORNISCONO IN MANIERA STRUMENTALE E INGANNEVOLE

  • "AVVERTENZE RISCHI DGA SUI TAGLIANDI G&V"
    04/04/2019 16:41

    IL REGIME TRANSITORIO TERMINA IL 12 AGOSTO 2019

  • "AZZARDO DALLA "A" ALLA "Z""
    02/04/2019 10:11

    BREVE GLOSSARIO IN MATERIA DI GIOCO D'AZZARDO

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