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I MONOPOLI HANNO INDETTO A OTTOBRE CONTEMPORANEAMENTE TRE NUOVE LOTTERIE ISTANTANEE CHE METTONO IN PALIO RENDITE DI IMPORTO DIVERSO A SECONDA DEL COSTO DEL BIGLIETTO
Per fronteggiare la situazione i monopoli hanno indetto a ottobre, tutte insieme, tre nuove lotterie istantanee: "Super settimana 200", "Super settimana 500" e "Super settimana 1500", pubblicizzate in televisione in questi giorni, con l'inquietante domanda "Ti piace vincere facile?" .
Tutti e tre i nuovi gratta & vinci ...
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Postato il 02/12/2014 16:42 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - lotterie istantanee - gratta e vinci - "super settimana" - GAP
I MONOPOLI HANNO INDETTO A OTTOBRE CONTEMPORANEAMENTE TRE NUOVE LOTTERIE ISTANTANEE CHE METTONO IN PALIO RENDITE DI IMPORTO DIVERSO A SECONDA DEL COSTO DEL BIGLIETTO
A ottobre, forse per fronteggiare la situazione, i monopoli hanno indetto, contemporaneamente, tre nuove lotterie istantanee: "Super settimana 200 ", "Super settimana 500 " e "Super settimana 1500 ", pubblicizzate in televisione in questi giorni, con l'inquietante domanda "Ti piace vincere facile? " .
Tutti e tre i nuovi gratta & vinci mettono in palio come vincita massima una "rendita" ventennale: la lotteria da 5 euro, 1.500 euro a settimana, quella da 2 euro, 500 euro a settimana e, infine, la lotteria da un euro, 200 euro a settimana .
Complessivamente le tre lotterie istantanee distribuiscono come primo lotto 119.520.000 biglietti .
Una volta assegnati tutti i premi maggiori, 60 persone su 119.520.000, lo 0,000050%, vinceranno una "rendita" fissa per venti anni. Le vincite massime, infatti, sono 30 per la lotteria da un euro, 18 per quella da due euro e 12 per il gratta & vinci da cinque euro. Insomma più costa il biglietto e meno rendite ci sono in palio.
Dopo il premio che li può trasformare in maxi miliardari o mega turisti per sempre, e una casa da 500.000 euro, gli italiani possono vincere anche una rendita settimanale. Manca solo un gratta & vinci fatto apposta per gli esodati.
Vogliamo però segnalare un aspetto di queste tre lotterie istantanee che, come per le altre, rischiamo di non vedere, "abbagliati" dai premi maggiori: la percentuale di premi minimi sul totale dei premi complessivi e la percentuale di premi dall'importo minimo fino a 100 euro , quelli che sembrano messi lì proprio per essere rigiocati subito.
Nella lotteria da un euro, i premi minimi rappresentano l'80,51% del totale, nella lotteria da due euro, il 64,06% e in quella da 5 euro, il 69,07%, mentre i premi fino a 100 euro sono rispettivamente il 99,99% dei premi totali per le lotterie da un euro e due euro e il 99,97% per la più cara.
Questi gratta & vinci, come gli altri commercializzati dal concessionario dei monopoli, sono azzardo buono, legale, anzi a essere precisi non sono nemmeno azzardo, sono "giochi con vincite in denaro", sono "gioco legale e responsabile".
Quelli che con il gioco "legale e responsabile" si sono ammalati di GAP possono stare sereni, tanto non potevano ammalarsi e se partecipando a questi che non sono giochi d'azzardo hanno perso tutto forse devono chiedersi se non sia un po' colpa loro, magari non gli piaceva vincere facile.
Postato il 02/12/2014 16:33 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - lotterie istantanee - gratta e vinci - "super settimana" - GAP
GLI ITALIANI PER L'AZZARDO SPENDONO SICURAMENTE MOLTO, TROPPO. MA QUANTO ESATTAMENTE?
Con un dato in assoluta controtendenza rispetto a quelli fin qui forniti relativamente alla spesa per giochi d'azzardo, ci viene detto...
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Postato il 31/10/2014 11:41 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta & vinci - slot macchine - spesa - raccolta - vincite - monopoli - libro blu
GLI ITALIANI PER L'AZZARDO SPENDONO MOLTO, TROPPO. MA QUANTO ESATTAMENTE?
Con un dato in assoluta controtendenza rispetto a quelli fin qui forniti relativamente alla spesa per giochi d'azzardo, ci viene detto che "Nel 2012 la spesa era di 18 miliardi di euro, l'anno dopo è scesa a 17 miliardi ".
Ai 17 miliardi di "spesa " si arriva scomputando dalla "raccolta " dei monopoli, 84 miliardi e 728 milioni di euro nel 2013 , le "vincite " pagate ai giocatori, pari a 67 miliardi e 637 milioni di euro .
A noi, invece, sembra corretto affermare che la cifra "spesa" degli italiani per l'azzardo sia la stessa di quella "raccolta" dai monopoli con i giochi . Lo stesso dato visto una volta dalla parte di chi paga e una volta dalla parte di chi incassa . Se i 67 miliardi restituiti in premi rappresentano l'80% di quanto incassato è evidente che la "spesa" dei giocatori debba ammontare a 84 miliardi di euroe e non possa essere di 17 .
Se al ristorante paghiamo 50 euro per una cena, non diciamo che la nostra "spesa" ammonta a 10 euro, perché 40 euro ci sono stati "restituiti" sotto forma di pietanze e bevande. Lo diremo solo se vogliamo far credere che quel ristorante sia molto economico, "manipolando" il dato.
I monopoli, peraltro, non chiariscono neppure "come " vengono restituite le vincite, che rappresenta invece un dato molto importante.
Ogni volta che un giocatore acquista g&v che contiene uno dei numerosissimi "premi" pari al prezzo del biglietto e lo trasforma in un altro g&v o reinserisce nella slot le monete appena vinte, sta utilizzando risorse proprie, che rappresentano la sua "spesa" per l'azzardo . Se acquisto un g&v da 10 euro, che contiene un premio da 10 euro che utilizzo per acquistare un altro tagliando, ho "speso" complessivamente venti euro, non dieci come vorrebbero farci credere .
Così come alle slot, se introduco 5 euro per iniziare a giocare e altri 15 che ho vinto man mano, ho "speso" complessivamente 20 euro, non cinque . Altrimenti è come se le "vincite" non contassero, non entrassero affatto nella tasca dei giocatori, che è un po' quello che i monopoli vogliono, visto che la maggior parte dei premi sono di scarsa entità e una volta assegnati vengono immediatamente rigiocati.
Il senso di questa operazione di comunicazione risulta evidente: 17 miliardi di euro divisi per il numero degli italiani, "neonati compresi", corrispondono ad una spesa media di 283 euro per anno, un dato che desta molto meno allarme rispetto a quello che otteniamo dividendo 87 miliardi di euro per il numero di giocatori effettivi, cioè [b]3.360 euro/anno, la vera "spesa" media pro capite di chi gioca d'azzardo .
E' la stessa logica in base alla quale "Mettiamoci in gioco" e Sistema Gioco Italia hanno recentemente convenuto che quelli proposti dai monopoli non sono giochi d'azzardo ma "giochi con alea con posta in denaro".
La comunicazione in materia di giochi d'azzardo è piena di "lievito dei Farisei" .
Postato il 31/10/2014 11:31 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta & vinci - slot macchine - spesa - raccolta - vincite - monopoli - libro blu
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