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GLI EMENDAMENTI AL DECRETO LEGGE "DIGNITÀ", APPROVATI IN COMMISSIONE, SUSCITANO ULTERIORI RIFLESSIONI SUL GIOCO D'AZZARDO
Il divieto di usare il termine ludopatia vale anche per gli atti e le comunicazioni comunque effettuate su qualunque mezzo.
Il nostro Paese è straordinario: credo sia l'unico in cui deve essere la legge a proibire direttamente l'ipocrisia, vietando l'uso di un termine ingannevole e utilizzato artatamente e a sproposito, al fine di manipolare la realtà.
L'altro emendamento che pure mi ha colpito è quello che per le lotterie istantanee, indette o ristampate dal 1° gennaio 2019, i premi uguali o minori del costo della giocata non potranno essere ricomprese nella indicazione della probabilità di vincita.
Anche in questo caso, una norma di legge per battere l'ipocrisia.
Già, perché i monopoli, oltre a non rispettare la legge, evitando di indicare sui tagliandi le probabilità di vincita riconosciute al giocatore, con l'alibi della mancanza di spazio per contenerle, inseriscono tra le vincite anche i (non) premi, pari alla somma spesa per giocare.
L'intento è evidente: fornire al giocatore una indicazione falsa e ingannevole sule sue reali probabilità di vincita, aumentandola artificialmente, attraverso il conteggio dei "premi" pari al prezzo del biglietto.
La questione, oltre alla ingannevolezza e alla insidia che nasconde, non è di poco momento se si considera che nelle 49 lotterie istantanee attive, che come primo lotto hanno distribuito oltre 2 miliardi di biglietti, più della metà dei "premi" in palio, il 51,8%, valgono solo la giocata.
Mi sono più volte chiesto se sia legale che in un gioco d'azzardo, caratterizzato dal fine di lucro, possano esserci premi che non fanno vincere nulla e, inoltre, che gli stessi vengano considerati al fine della determinazione della probabilità di vincita.
Postato il 03/08/2018 11:59 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gap - gratta & vinci - premio
VINCI UN MILIONE DI PREMI E RESTI POVERO
Distribuiti, come primo lotto, 235.440.000 biglietti, al prezzo medio di 5 euro, con una raccolta pari a € 1.082.160.000 (unmiliardo82milioni160.000).
La massa premi vale € 777.713.740 (777milioni713mila740), pari ad un pay out del 71,86%. I monopoli sulla raccolta trattengono il 28,13%, pari a € 304.446.260 (304milioni446mila260).
I biglietti vincenti sono 64.006.948, pari al 27% del totale dei biglietti distribuiti. In pratica, un biglietto vincente ogni 3,67. Leggendo il dato specularmente, il 73% dei biglietti è perdente, quasi tre su quattro.
A conferma che la dipendenza costituisce un formidabile strumento di business, esaminiamo la stratificazione della massa premi, il modo, cioè, in cui vengono distribuiti i premi in palio.
Su 64 milioni di biglietti vincenti, più della metà (50,8%), 32,5 milioni, contiene un premio pari al prezzo del biglietto di gioco. Una volta su due, insomma, il giocatore che si aggiudica il premio non vince niente, tranne l'incitamento a rigiocare, meccanismo utilizzato nonostante le gravi conseguenze che può comportare.
Inoltre, sul totale dei biglietti vincenti, il 26,4%, 16,9 milioni, contiene premi di importo immediatamente superiore al prezzo del biglietto: 10 euro nelle lotterie da 5, premi da 5 euro nelle lotterie da 2 e 3 euro, 25 euro in quella da 10 euro.
Questo sistema premiale appare rigorosamente determinato, per assicurare il massimo guadagno ai monopoli, inducendo al rigioco, cioè la reimmissione immediata nel circuito del premio conseguito, attraverso l'acquisto di un nuovo biglietto, su cui i monopoli trattengono la loro percentuale, in media più del 28%.
Il 99,98% dei biglietti vincenti totali contiene premi di fascia bassa, di vari importi, fino a 500 euro, e il loro valore è inversamente proporzionale al loro numero. Nell'ultimo g&v, "Mini Doppia Sfida, da 2 euro, ad esempio, i biglietti con premi pari al biglietto sono il 58,45% del totale, i biglietti vincenti 3 euro, il 24,97%, mentre i premi da 500 euro solo lo 0,001%. Per i curiosi, i 4 premi massimi, da 100 mila euro, rappresentano lo 0,00004% del totale. Un biglietto vincente ogni 9.600.000 tagliandi.
Postato il 16/06/2018 08:00 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: lotterie istantanee - gratta e vinci - premi gap
ACQUISTANDO UN GRATTA & VINCI È PIÙ FACILE AMMALARSI DI GAP CHE VINCERE PREMI MILIONARI
Le lotterie istantanee da 20 euro sono 5 e, naturalmente, il montepremi di una di esse contiene il premio di importo più elevato, 7.000.000 di euro, per altre tre il premio massimo è di 5.000.000, mentre per una di soli 10.000 euro.
Il premio di importo più elevato è messo in palio dal g&v "€ 500 milioni super cash", mentre le lotterie istantanee "100 X", "Il Miliardario Maxi" e "Nuovo Maxi Miliardario" mettono in palio premi massimi da 5.00.00 di euro.
I premi sono allettanti, e svolgono egregiamente la loro funzione di specchietto per le allodole, ma per quanto riguarda le probabilità di aggiudicarseli, invece, la situazione è sconfortante.
I premi milionari del g&v "€ 500 milioni super cash" sono solo 2 su un totale di 31.680.000 biglietti distribuiti, con una probabilità di vincita pari quindi a un biglietto vincente ogni 15.840.000. Quello che colpisce, invece, secondo una modalità tipica di tutti i g&v, è il numero di biglietti vincenti premi di fascia bassa, cioè fino a 500 euro, 10.548.648 su 10.568.900, pari al 99,80%, praticamente la totalità
Questo schema si ripete anche nelle altre lotterie esaminate. Nel g&v "100 X" ci sono 2 premi massimi su 17.760.000 biglietti, che significa un biglietto vincente il primo premio ogni 8.880.000. Anche in questo caso i biglietti che contengono premi di fascia bassa, invece, sono la quasi totalità: 6.143.480 su 6.166.790, il 99,62%.
Nel "Miliardario Maxi", 4 premi maggiori su 37.440.000 biglietti, un biglietto vincente ogni 9.360.000 biglietti distribuiti, ma 12.480.240 biglietti contenti premi di importo fino a 500 euro su un totale di 12.511.464 biglietti vincenti, il 99,75%.
Nel "Nuovo Maxi Miliardario", infine, 8 premi massimi su 60.000.000 di biglietti, uno ogni 7.500.000, mentre i premi di fascia bassa si trovano in 22.060.000 biglietti vincenti su un totale 22.123.864, il 99,71%.
Insomma, acquistare un g&v non è il sistema migliore per diventare milionari, ma sicuramente implica il rischio elevato di ammalarsi di Gap.
Postato il 04/04/2018 10:46 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: Gioco d'azzardo - gratta & vinci - lotterie istantanee - premio
L'IMPORTO DEI PREMI PIÙ ELEVATI DEI GRATTA & VINCI ASSEGNATO AI GIOCATORI NON CORRISPONDE A QUELLO INDICATO SUI BIGLIETTI
Sul biglietto, infatti, con notevole enfasi grafica, compare il messaggio "Vinci 3 MILIONI con 3 "SACCHI DI SOLDI", ma si tratta di una fake new: il premio da 3 milioni non è in palio e, comunque, non può essere vinto.
La sua indicazione ha, diciamo così, solo un valore "estetico", fuor di metafora serve solo come specchietto per le allodole.
La verità, sul decreto che indice la lotteria istantanea, ove viene precisato che da "a decorrere dal 1° ottobre 2017, il prelievo sulla parte della vincita conseguita attraverso le lotterie nazionali a estrazione istantanea eccedente l'importo di euro 500,00" è fissato al 12%.
Insomma, il premio da 3 milioni non c'è, così come non ci sono gli altri premi, superiori a 500 euro, almeno non nella misura promessa e indicata sui biglietti.
Acquistare un gratta e vinci, uno qualsiasi di quelli in vendita, diventa "emozionante" come fare una partita a dadi con Al Capone: fissa le regole, nel caso di "Un Sacco di Soldi" trattiene il 25% su tutte le somme giocate, distribuisce l'80% del montepremi in premi pari all'importo del biglietto o poco più, in modo da essere sicuro che vengano rigiocati e, infine, la sorpresa finale.
Un ulteriore balzello sulle vincite più significative, un vero "scippo", pari al 12% dell'importo eccedente i 500 euro, senza avvertire i giocatori, anzi indicando sui biglietti una somma maggiore di quella assegnata in caso di vincita.
L'importo dei premi indicato sui biglietti, e perfino sul sito dei monopoli, insomma, è di pura fantasia, una vincita ipotetica, che non corrisponde al vero, perché, ad esempio, il premio da 3 milioni vale 2.640.500 euro, quello da 30.000 euro consegna 26.960 euro, quello da 10.000, 9.360 e quello da 1.000, 940 euro.
Certamente, ci rendiamo conto che un messaggio che indicasse sui biglietti la reale misura dei premi in palio avrebbe nuociuto all'appeal della lotteria, avrebbe sicuramente comportato un minore richiamo, avrebbe attirato di meno.
Tuttavia, riteniamo che la esatta indicazione dei premi in palio, la misura di quanto i giocatori possono vincere realmente, la somma che si mettono in tasca in caso di vincita, dovrebbe obbligatoriamente essere indicata esattamente sui biglietti.
Postato il 07/03/2018 10:09 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - importo premi
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